Lo Stato italiano regola la raccolta e il commercio dei funghi e affida alle Regioni il compito di disciplinare con proprie leggi questo settore. Nel caso dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, la raccolta è subordinata ad una serie di norme che si applicano anche alle zone limitrofe non incluse nell’areale del Fungo di Borgotaro IGP. In generale, queste norme definiscono periodi e giorni, orari, modalità, misure e quantità massima per persona della raccolta giornaliera, tenendo conto delle tradizioni, delle consuetudini e delle esigenze locali (in genere il limite massimo è 3 kg a testa).
Autorizzazioni
Per raccogliere i funghi è sempre necessario dotarsi di apposito tesserino acquistabile sul territorio presso il Consorzio e i locali pubblici elencati al sito www.fungodiborgotaro.com
Come raccogliere i funghi
Il primo accorgimento da tenere presente è quello di raccogliere i funghi facendo attenzione a non rovinare il micelio. È vietato utilizzare uncini, rastrelli, bastoni o strumenti che possano danneggiare l’apparato radicale. È invece corretto usare tutte e due le mani: con una si torce e si fa ruotare delicatamente la base del gambo del fungo esercitando contemporaneamente una trazione verso l’alto, con l’altra si tiene fermo il terreno sottostante in modo da non raccogliere insieme al fungo anche una zolla di terra danneggiando in tal modo il micelio.
Una volta raccolto, il fungo va sommariamente pulito sul posto, magari aiutandosi con l’apposito coltello da funghi dotato all’estremità opposta alla lama di uno spazzolino, asportando la terra che rimane attaccata al gambo o togliendo le foglie che spesso si appiccicano al cappello. Completata questa operazione il fungo deve essere riposto in un cesto. Evitare le borse di plastica vietate dalla legge.
Il periodo
In particolare, il fungo di Borgotaro si trova nei boschi a partire dal mese di maggio e fino alle prime nevi. Ma questa disponibilità dipende molto anche dalle condizioni climatiche: si può intuire come sia necessaria una giusta quantità di luce e di umidità, insomma deve piovere!
Come conservarli
L’ideale è gustare i funghi appena dopo la raccolta. Ma è anche possibile conservare a lungo i Porcini raccolti facendoli essiccare senza lavarli, ripulendone la superficie esterna, tagliandoli a fette sottili ed esponendoli al sole per qualche giorno su una tavola di legno, oppure con i moderni essiccatori rivoltando più volte le fette.